Chiesa di San Giacomo
“Le chiese aperte al culto, officiate da sacerdoti e che pagavano il cattedratico al Vescovo di Torino, in un documento esistente nella Curia Arcivescovile, anno 1386, sono elencate in questa guisa: Ecclesia Sancti Jacobi, Sancti Nicolai, Sancti Leonis de la Manta.
San Giacomo è una cappella posta sulla sommità di un poggio, ultimo declivio della collina. Fu edificata dai Signori di Barge nel secolo XII: questa antichissima famiglia possedeva il dominio Turris Matae con tutto il territorio, vigne, prati e boschi di una valletta, la quale è ancora denominata “Comba Barletta” da Barlettus Eniana.
La chiesa di San Giacomo, nell’anno 1661, per la sua antichità minacciava completa rovina. Comunità e popolo, per rispetto agli antenati che la frequentarono, decisero di restaurarla nella forma e decorazione in cui attualmente si trova”.
San Giacomo è una cappella posta sulla sommità di un poggio, ultimo declivio della collina.
E’ stata una delle prime parrocchie di Manta: in un documento della Curia Arcivescovile risalente al 1386, viene elencata, assieme a San Nicolao – di cui non rimane traccia – e a San Leone, tra le Chiese aperte al culto.
All’inizio del 1400, con l’avvento di Valerano Saluzzo della Manta, signore del castello, le antiche parrocchiali tra cui san Giacomo furono a poco a poco abbandonate, dal momento che a partire dal 1427 viene edificata la parrocchia della Purificazione di Maria, a ridosso del ca¬stello (meglio nota come Antica parrocchiale del castello).
Nell’anno 1661, la chiesa, già molto antica, minacciava di andare completamente in rovina per cui la Comunità di Manta, per rispetto agli antenati che la frequentarono, decise di restaurarla.
La piccola cappella, con una facciata spoglia e ad una sola navata, contiene alcuni dipinti e numerosi ex-voto, simbolo della devozione popolare nei confronti del Santo.
Attualmente, la sezione mantese dell’Associazione Nazionale Alpini si occupa del mantenimento della chiesa, del giardino attiguo e della scalinata che permette l’accesso alla cappella.
CURIOSITA'
San Giacomo e’ uno dei dodici apostoli ed e’ detto maggiore per distinguerlo dall’apostolo omonimo, giacomo di alfea. lui e suo fratello piu’ piccolo giovanni, erano pescatori insieme al padre sul lago tiberiade.
Nel 31 ando’ da loro Gesu’ di Nazareth (che ha gia’ con se’ i fratelli simone e andrea), predicava il “regno di dio”, si presento’ come l’atteso messia, li invito’ ad andare con lui e lo seguirono. Gesu’ aveva soprannominato i due fratelli “figli del tuono” per sottolineare l’inesauribile zelo di cui erano dotati questi apostoli ma anche il loro temperamento impetuoso.
Nasce poi il collegio apostolico ed alcuni fatti mostrano come san giacomo facesse parte dei tre piu’ fidati.
con pietro sara’ testimone della trasfigurazione e dell’ultima notte al getsemani.
Giacomo e’ il primo apostolo martire; dalla morte di gesu’ al suo martirio (fu imprigionat0, flagellato e decapitato nell’anno 42 a gerusalemme da erode agrippa) passarono circa 10-12 anni, periodo nel quale predico’ in spagna, dove fu il primo evangelizzatore.
Il sepolcro contente le sue spoglie, portate li’ da gerusalemme sarebbe stato scoperto nell’anno 814 dall’anacoreta pelayo in seguito ad una visione luminosa. il vescovo teodomiro, avvisato di tale prodigio, giunse sul posto e scopri’ i resti dell’apostolo. dopo questo evento miracoloso il luogo venne denominato “campus stellae” (campo di stelle) dal quale deriva l’attuale nome di santiago di compostela, il capoluogo della galizia. la tomba divenne meta di grandi pellegrinaggi medievali e nel 1075 fu iniziata la costruzione della grandiosa basilica a lui dedicata.
Nella chiesa cattolica e’ festeggiato il 25 luglio.
Un affresco che lo raffigura e’ presente nella chiesa romanica di santa maria del monastero.